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- quest'oggi su ecologia e scienze
- naturali li porterò a fare un viaggio
- inconsueto perché vi porterò dal
- paradiso all'inferno
- sembra una cosa un po esagerata in
- effetti lo è è un gioco di parole sul
- nome della pianta di cui sto per
- parlarvi in questo momento sto
- passeggiando in provincia di caserta e
- sembra che si stia in un paesaggio
- bucolico in un boschetto è una bella
- situazione
- in realtà questo è uno degli ecosistemi
- più anomali e inverosimili che potrei
- trovare su queste colline che hanno
- subito notoriamente un grande impatto
- antropico
- nel corso dei secoli il boschetto che mi
- circonda è fatto quasi esclusivamente da
- una sola specie vegetale che è l'albero
- del paradiso che quello che mi circonda
- in questo momento questa pianta è più
- conosciuta al grande pubblico con il
- nome di island il suo nome scientifico e
- ai lantus altissima ed è una specie
- aliena non vuol dire che l'ailanto c'è
- stato portato da e theo che dobbiamo
- chiamare hicks files per gestire questa
- pianta vuol dire che questa pianta non è
- originaria sicuramente della provincia
- di caserta ma proviene da un'altra parte
- del mondo è l'uomo la importata
- volontariamente o involontariamente in
- europa nel caso di questa specie è stata
- importata volontariamente parleremo
- molto in dettaglio di questa pianta che
- a queste grandi foglie composte questi
- sono i suoi fiori e la descriveremo in
- tutti i suoi dettagli per capire che
- cosa vuol dire essere una specie aliena
- e soprattutto cercheremo di capire e
- approfondire
- quale impatto ecologico negativo o anche
- forse positivo possono avere le specie
- aliene sugli ecosistemi
- questo discorso si applica non soltanto
- alle piante ma esistono tantissimi casi
- su animali che sono specie alloctone che
- hanno
- un grosso impatto su la fauna locale
- pensate ad esempio il caso più famoso
- che mi viene in mente è quello dello
- scoiattolo grigio che ha quasi
- completamente distrutto lo scoiattolo
- rosso in europa il discorso sulle piante
- e ancora più affascinante e può essere
- proprio di grande impatto e qui lo
- vediamo questa pianta completamente
- soppiantato quella che era la
- vegetazione autoctona e completamente
- l'unica specie arborea che troviamo qui
- in questo tipo vi parlerò in dettaglio
- di una ricerca che mette in luce gli
- aspetti positivi e anche negativi
- dell'introduzione di questa specie
- aliene in europa sembra assurdo pensare
- che possano esserci degli aspetti
- positivi perché le specie aliene sono
- tendenzialmente sempre demonizzate in
- realtà in questa ricerca di cui parlerò
- in dettaglio vengono messi in evidenza
- che alcuni servizi ecosistemici vi
- spiegherò bene che cosa sono i servizi
- ecosistemici possono essere forniti da
- questa pianta mentre altri appunto sono
- chiaramente degli impatti completamente
- negativi quindi cercheremo di
- evidenziare quelle che sono le grandi
- profonde e ombre che queste piante
- gettano sugli ecosistemi e cercheremo
- anche di trovare alcuni aspetti di luce
- che possano permetterci di gestire in
- maniera più sostenibile queste piante
- che sono molto difficili da eradicare a
- quasi impossibili e quindi capire come
- questa pianta che nel suo areale di
- origine in cina e l'albero del paradiso
- in tanti contesti urbani e non solo in
- europa è diventato una pianta quasi
- infernale andiamo al computer e vi
- racconterò la storia della lantus
- altissima suddivideremo questa nostra
- chiacchierata in due parti nella prima
- ci concentreremo nel capire che cosa
- sono le specie a linee nella seconda
- parleremo del caso particolare della
- elan
- le specie aliene come dicevamo prima
- sono state portate da eti oppure sono
- una qualche forma stravagante di
- xenomorfo no niente del genere le specie
- aliene sono un fenomeno non alieno nel
- senso di extraterrestre ma con un
- significato diverso una specie aliena
- che può essere definita anche specie
- alloctona è una specie o una sottospecie
- di un qualsiasi organismo vivente
- animale pianta fungo
- ma la cosa si estende anche ad altre
- tipologie di organismi che viene
- introdotta al di fuori del suo areale
- originale presente o del passato quel
- viene introdotta è piuttosto importante
- infatti quel viene introdotta implica
- necessariamente la mediazione da parte
- dell'uomo del fenomeno di dispersione
- della specie aliena
- quindi il fenomeno è radicalmente
- distinto dalla colonizzazione di nuovi
- ambienti da parte degli organismi anche
- se bisogna ammettere che ci sono alcune
- similarità quali possono essere le
- tipologie di introduzioni e perché
- avvengono le introduzioni possono essere
- volontarie come ad esempio per ragioni
- economiche o ragioni alimentari
- oppure per ragioni estetiche o ragioni
- di svago e poi possiamo avere le
- introduzioni accidentali che sono invece
- dovute alla fuga degli animali dalle
- loro condizioni di gestione antropica
- oppure il trasporto involontario quando
- sono avvenute queste introduzioni si
- tratta di un fenomeno relativamente
- recente sulla scala dei tempi geologici
- e corrisponde agli ultimi 200 mila anni
- le grandi civiltà del passato sono state
- le prime grandi propagatrice di specie
- all
- di solito la scoperta delle americhe è
- considerata un momento epocale per le
- specie linee tant'è che per le piante ad
- esempio si si parla di specie archeo fit
- e quando sono specie aliene antecedenti
- la scoperta dell'america e neofite se
- sono successive alla scoperta
- dell'america
- vediamo alcuni esempi di introduzioni
- volontari per ragioni economiche oppure
- alimentare ad esempio il grano qui
- indicato come triticum diverse specie di
- triticum l'origine è in mesopotamia e
- adesso la pianta è diffusa in tutto il
- mondo
- l'introduzione di questa pianta è
- incominciata circa 10.000 anni fa oppure
- non tutti sanno che la nostra adorata
- apre daniele apis mellifera è una specie
- originale di africa eurasia ma è stata
- esportata in tutto il mondo e in alcune
- aree del mondo è considerata una specie
- aliena anche nefasta per l'impatto che
- ha sulle popolazioni di impollinatori
- locali poi vediamo ragioni estetiche o
- ragioni di svago ad esempio il gatto
- inizialmente probabilmente la sua
- in relazione con l'uomo era dovuta al
- fatto che essendo un predatore molto
- efficace
- il gatto poteva tenere sotto controllo
- le popolazioni di piccoli roditori che
- potevano danneggiare le riserve
- alimentari ma sicuramente il gatto poi
- ha avuto una diffusione è enorme in
- tutto il mondo per ragioni
- principalmente di svago ed è una specie
- in molti ambienti alina in realtà lo è
- praticamente in tutti gli ambienti che
- può recare anche alcuni danni non
- affatto trascurabile soprattutto la
- fauna selvatica la sua domesticazione da
- parte dell'uomo è iniziata circa 10.000
- anni fa e da allora adesso il gatto
- basta cercare qualche video su youtube
- appunto è veramente incontrastato e
- incontrastabile
- un altro esempio meno conosciuto lo
- storno originario dell'eurasia è stato
- esportato in nord america e oltre e la
- sua introduzione è più recente è
- cominciata circa nel 1890 ma ormai è
- presente praticamente ovunque quindi in
- un tempo relativamente breve la specie
- ha colonizzato davvero un'area enorme
- vediamo invece quali possono essere gli
- animali molto spesso anche le piante che
- hanno subito un processo di fuga dall
- utilizzo antropico un esempio exit a
- quello kramer il parrocchetto dal
- collare che originali africa india e
- adesso il presidente legamente in mezzo
- mondo è sfuggito alla
- diciamo al domani male da compagnia e
- adesso praticamente ovunque soprattutto
- dove ci sono grandi giardini orti
- botanici o cose del genere
- e la sua colonizzazione del mondo è
- iniziata soltanto nell'ultimo secolo e
- la specie è ancora adesso in fortissima
- espansione
- poi un altro caso molto famoso e il
- gambero killer della louisiana origine
- del centro nord america che è arrivato
- in italia e in molte altre zone ed ha
- appena 30 anni sta colonizzando tutti
- quanti gli ambienti di acqua dei nostri
- fiumi che sta distruggendo la fauna
- locale soprattutto a discapito delle
- specie autoctone di gamberi
- vediamo invece degli esempi di trasporto
- involontario in cui abbiamo trasportato
- animali o piante senza neanche
- rendercene conto
- un caso molto famoso è quello di questa
- piccola cosa chiamata a cozza sembra che
- origina del mar caspio e del mar nero ed
- è stata portata in mezzo mondo negli
- ultimi due secoli perché è viaggiata con
- le navi che trasportavano materiali da
- una parte all'altra
- oppure il ratto ce ne sono più di una
- specie di raptus norvegicus è forse la
- più famosa originaria dell'asia è
- arrivata in tutto il mondo ma è
- sicuramente il suo boom di espansione e
- stano dopo il 1500 perché le specie
- aliene possono essere un problema perché
- dobbiamo occuparcene
- le ragioni sono veramente tante qui
- cerco di dare una panoramica
- semplificata e breve
- prima di tutto la competizione con
- specie autoctone fino alla loro
- estinzione
- l'esempio è quello dello scoiattolo
- grigio nord americano e dello scoiattolo
- rosso europeo
- come già anticipato prima del video
- questo è un qualcosa di cui abbiamo
- parlato
- con un esperto il dottor miccoli
- febbraro e vi lascio un link al video in
- cui parliamo di questo caso specifico e
- di altri scoiattoli alloctoni la
- predazione indiscriminata sulla fauna e
- sulla flora autoctona ad esempio i gatti
- e i ratti i gatti ratti quando arrivano
- soprattutto sulle isole piccole o grandi
- che siano fanno piazza pulita
- distruggono completamente tutti quanti
- gli animali locali che ci sono la
- crescita esponenziale con imprevedibili
- ripercussioni economiche ed ecologiche
- ad esempio i conigli in australia
- trasporto di patogeni a volte anche a
- discapito del boom
- questo è un tema piuttosto allarmante ma
- quello che succede di recente non è
- stato colpa di una specie aliena stata
- colpa della nostra incuria ma gli esempi
- più famosi sono la peste che è stata
- trasmessa da alcune specie di pulci ai
- ratti e successivamente all'uomo
- oppure pensiamo a tutte le patologie
- trasmesse dalle zanzare non ci bastano
- quelle trasmesse dalle zanzare autoctone
- ma ci vogliono anche quelle patologie
- trasmesse dalle zanzare non autoctone
- poi riguardo le piante possono esserci
- piante allergeniche oppure altamente
- pericolose
- ad esempio l'ambrosia che è stata
- introdotta nel nord america è una specie
- che causa tantissime allergie quindi
- causano un sacco di problemi
- oppure la panacea di mantegazza che una
- di quelle poche piante che causa dei
- danni potenzialmente molto seri soltanto
- per contatti poi abbiamo perdite
- economiche dirette per l'uomo
- ad esempio il punteruolo rosso che
- distrugge la palma da dattero da cocco
- ha anche altre tipologie di pane oppure
- la ormai famosissima xilene la
- fastidiosa la modifica degli habitat e
- delle comunità
- ad esempio i bovini e soprattutto gli
- ovini
- fatti dall'uomo il loro impatto è molto
- forte nonostante che una tradizione agro
- silvo pastorale sia molto antica
- soprattutto nel mediterraneo
- e innegabile che questi animali hanno
- avuto e hanno un impatto radicale nel
- modificare gli habitat e le specie che
- compongono la comunità
- il problema è talmente serio che
- l'unione europea ha proprio una
- commissione ad hoc che si occupa delle
- specie aliene invasive quindi di quelle
- specie aliene che hanno un potenziale di
- diffusione particolarmente grande e
- quindi non solo che sono alloctone ma
- che hanno anche la potenzialità di
- espandersi e diffondersi moltissimo
- c'è un elenco piuttosto lungo di specie
- animali non entriamo nel dettaglio qui
- ne vediamo 30 e possiamo vedere ad
- esempio le ultime tre laggiù c'è la
- famosa vespa velluti na che è stata
- introdotta in tempi piuttosto recenti e
- che non è ribadiamolo anche se non
- entriamo nel dettaglio e il famigerato
- calabrone killer che con una sola
- puntura può stendere una vacca un
- elefante o una qualunque altra cosa
- questa animale ancora non è arrivato in
- europa speriamo non ci arrivi mai
- o quantomeno in italia non sono sicuro
- se in europa ci sono delle segnalazioni
- o meno in italia
- di sicuro non c'è mentre invece la vespa
- velluti na cioè come poi la tanto cara
- trachemys scripta la tartaruga dalle
- orecchie rosse in realtà ci sono anche
- delle sottospecie che le orecchie rosse
- non ce le hanno che è uno degli esempi
- più famosi di specie aliena che è stata
- abbondantemente rilasciata in natura
- oppure questo simpatico e bell uccello
- che li bis sacro bellissimo a vedersi ma
- una specie aliena che causa tantissimi
- danni soprattutto è molto diffuso
- attualmente nella zona della pianura
- padana
- per quanto riguarda le piante invece
- l'elenco è molto più lungo potremmo
- entrare nel dettaglio di ognuna di
- queste specie non tutte sono presenti in
- italia ma vogliamo concentrarci sul
- protagonista odierno ailanthus altissima
- quindi ora entriamo nella seconda parte
- di questo video e parliamo del caso di
- ai lantus altissimo mi baserò
- completamente fortemente su questo
- bellissimo lavoro che è stato pubblicato
- sulla rivista internazionale è un vero
- momento al management e che riguarda
- proprio una revisione sugli effetti
- della specie aliena invasiva albero del
- paradiso l'ailanto santissima e molto
- interessante questo studio perché mette
- in evidenza come vi anticipavo quelli
- che sono dei valori in conflitto infatti
- si parla di quelle che sono le
- potenziali minacce biologiche dei
- regalanti è anche una valutazione dei
- suoi potenziali servizi ecosistemici
- ora diamo una introduzione più
- dettagliata al protagonista del nostro
- video l'ailanto appartiene a una
- famiglia le sim aruba c'è che non è
- presente allo stato spontaneo in europa
- si tratta di un albero decido quindi che
- perde le foglie in inverno dalla
- crescita estremamente rapida nonostante
- il suo epiteto specifico sia altissima
- non raggiunge delle altezze colossali è
- una pianta che si attesta sui 20 30
- metri è una pianta spiccatamente polmoni
- fera e stoloni fera polloni fera vuol
- dire che dalla base della pianta possono
- partire diversi fucino
- e solo linfera vuol dire che dalle
- radici possono essere prodotti dei nuovi
- fusti presenta delle foglie e composte
- alterne impari pennate vuol dire che la
- foglia composta termina con un elemento
- singolo quindi diciamo c'è un elemento
- di spari alla fine sono picciola tep
- anno lungo picciolo e complessivamente
- presentano la lunghezza tra i 40 e 60
- centimetri con circa 6 12 paia di
- segmenti le foglie sono ovato le angiola
- telefono linee sono lungamente acuminate
- all'apice e munite di una ghiandola
- scura che emana un odore molto
- sgradevole se stropicciata si tratta di
- una specie di olic
- la cosa curiosa è che anche il tasso di
- cui abbiamo parlato pochissimo tempo fa
- vi lascio il link a un video è una
- specie di olic a ma questa pianta è
- proprio all'opposto completo del passo
- per tanti aspetti mentre invece a questo
- tratto in comune presenta delle
- infiorescenze disposte in amp pannocchie
- terminali con dei fiori piuttosto
- piccoli attino mori e dal colore verde
- giallastro sono molto più numerosi nelle
- pannocchia maschili rispetto alle
- parrocchie femminile è frutto è una
- polis amara ossia una fusione di circa
- 15 samare alate che permettono a queste
- piante di avere una dispersione con il
- vento molto molto efficace la pianta non
- è molto longeva di solito l'età in cui
- gli individui cominciano a deperire poi
- a morire si attesta sui 50
- ma esistono record di esemplare molto
- longeve che possono assumere anche delle
- dimensioni monumentali vediamo la reale
- di questa specie nel mondo
- tutto quello che vedete in nero è la
- reale di introduzione di questa specie
- mentre invece la sua area di origine è
- quella proviene fondamentalmente dalla
- cina da foreste ripariali e boscaglia
- quindi potete vedere che una specie che
- nel suo ambiente naturale è sì ben
- diffusa da una zona molto ampia ma che
- ha attualmente una reale incredibilmente
- più grande rispetto a quello originario
- in italia è presente in tutte le regioni
- nessuna esclusa ed è considerata una
- specie neofita quindi che è arrivata
- dopo il 1500 come dicevamo ed è un
- alloctona invasiva
- parliamo un po della biologia e
- dell'ecologia nella e l'anto è un albero
- che si riproduce sia pv agamica quindi
- attraverso i semi fecondati che per via
- agamica quindi produce dei coloni o dai
- polmoni o degli stoloni come abbiamo già
- anticipato i sem e hanno una
- germinabilità veramente molto elevata
- tra il 64 del 98 per cento è una delle
- piante arborea crescita più rapida che
- si conosca infatti un individuo di un
- anno può essere alto già due metri
- frammenti di radice lunghi anche solo un
- centimetro possono dare
- jim ad un nuovo individuo tollera bene
- tutte le temperature tranne il freddo
- troppo forte ma predilige climiti simili
- a quelle del mediterraneo anche se si
- diffonde pure nei climi oceanici resiste
- benissimo alla siccità con numerosi
- adattamenti biochimici e meccanici
- [Musica]
- cresce in ogni tipo di solo
- indipendentemente sì un solo alcalino su
- un solo acido e dal contenuto di
- nutrienti dello stesso tollera persino
- l'immersione delle radici in acqua
- marina quindi può essere visto crescere
- anche molto molto vicino al mare a volte
- addirittura tra gli scogli vicino al
- mare
- resiste all'inquinamento urbano ea
- qualsiasi altra forma di inquinamento
- nota tranne che a concentrazioni
- particolarmente elevate di ozono
- inoltre resiste all'attacco degli
- erbivori e inibisce la germinazione di
- altre piante quindi nel complesso questa
- pianta sembra essere proprio una sorta
- di super plant quindi resiste a
- qualsiasi cosa è indistruttibile però
- come per superman c'è la sua kryptonite
- l'ailanto non tollera l'ombra è una
- pianta strettamente elio fila quindi se
- provate a far germinare una e l'auto in
- mezzo a una faggeta natura
- la pianta non c'era
- è una specie quindi che vuole
- spiccatamente il sole non sopravvive
- alla normale chiusura del bosco della
- foresta quindi è una specie
- colonizzatrice nei suoi ambienti
- naturali ha raggiunto un equilibrio ed è
- quella la sua nicchia ecologica non
- tollera il freddo estremo climi con
- inverni troppo rigidi ne limitano la
- crescita
- parliamo un po della fitochimica di
- questa pianta
- io non sono un esperto di chimica delle
- piante ma è estremamente interessante
- come argomento l'ailanto è una vera e
- propria industria chimica
- dell'evoluzione come lo sono la maggior
- parte delle piante i suoi tessuti
- contengono qualcosa come 18 alcaloidi 62
- tarp e noi di 15 steroidi 30 composti
- alifatici 3 ugly coni e poi una vagonata
- piacere di cumarine acidi organici e
- lignani sono tutte delle molecole che
- hanno il loro ruolo bioattivo
- particolare ma l'ailanto come altre
- della sua famiglia come altre specie la
- sua famiglia è famoso per una classe di
- ter per noi di che si chiamano quasi noi
- di che conferiscono a questa pianta è le
- altre della famiglia soprattutto un
- terribile sapore amaro quindi è una
- pianta che ha una certa tossicità è una
- pianta sospetta in realtà esistono anche
- dei record che può essere mangiata dopo
- abbondante bollitura se si è proprio
- disperati cosa che non consiglio ha
- fatto ma soprattutto è una pianta dal
- sapore e dall'odore tendenzialmente
- ripugnante
- ora parliamo un attimo dell'introduzione
- di questo alieno quindi come è arrivato
- abbiamo accertato che non sono stati gli
- ufo a portarle l'ailanto è giunto in
- europa intorno al 1740 e in nord america
- circa 40
- dopo fu importato dalla cina perché
- ritenuto una pianta di enorme valore
- ornamentale in europa fu importato per
- la prima volta in francia da un
- missionario perde in car bill che mandò
- i semi della pianta al curatore del
- richard heene royale the plan apache il
- curatore vide che la pianta era bella
- che prendeva molto bene è pensò bene di
- spedire dei siti a londra da lì in poi
- una volta conquistate le due principali
- capitali europee esplose la moda della e
- l'anto che veniva considerata come una
- specie molto bella robusta esotica e fu
- piantata in mezzo mondo civilizzato però
- non ci volle molto per rendersi conto
- che l'ailanto era una specie altamente
- invasiva perse molto presto la sua fama
- di pianta esotica di bello aspetto è
- oggigiorno è considerata una reietta
- viene relegata ad ambienti degradati
- quasi sempre di natura antropica
- prolifera in città dove le isole di
- calore rubano rendono il clima più mite
- ecco perché la potete trovare facilmente
- anche nelle città dell'europa più
- settentrionale dove il freddo al di
- fuori delle città ne limita l'estensione
- colonizza cave bordi delle strade aree
- incendiate aree disboscate binari aiuole
- abbandonate e qualsiasi altra fetenzia
- di ambiente che l'uomo riesce a creare
- quando ci mette la sua mano altena
- trichet
- facciamo un po un resoconto di quali
- sono i lati negativi dell'introduzione
- della e l'auto quindi quali sono gli
- aspetti deplorevoli della presenza di
- questa specie soprattutto quello che
- preoccupa più di tutto è l'invasione
- degli habitat naturali soprattutto in
- area mediterranea quindi un conto è il
- fatto che la pianta sia in grado di
- colonizzare i binari o le aiuole o altri
- ambienti degradati
- ma la pianta può tranquillamente
- innestarsi anche negli habitat naturali
- soprattutto diciamo nell'area
- mediterranea questo è un elenco di
- habitat che sono più potenzialmente
- esposti all'azione nefanda in questo
- caso della island e parliamo delle dune
- dell'entroterra comprate aperti
- innaturale arborescenti di laurus
- nobilis quindi di alloro i frassineti
- termofili le foreste alluvioni con
- lontani e sassi le foreste mystery pari
- di grandi fiume le foreste a galleria le
- foreste con platanus orientalis che sono
- degli ambienti estremamente ridotti come
- estensione molto particolare e le pinete
- e mediterranee dei pini messaggini e
- nemici
- quindi parliamo di ambienti molto
- interessanti e potete fare caso che la
- maggior parte di questi ambienti sono
- ambienti ripariali quindi più o meno
- vicini a un fiume perché nella sua area
- di origine effettivamente l'ailanto è
- una specie ripariale in queste immagini
- state osservando un boschetto di carpini
- ornielli sui monti tifatini la stessa
- zona in cui abbiamo girato la prima
- parte di questo video si tratta di un
- boschetto alterato ma che mantiene un
- discreto grado di naturalità come
- testimoniato da questo conci topo
- tuttavia man mano che andiamo avanti
- lungo la strada c'è sempre una luce più
- forte l'azione disboscate ice dell'uomo
- aiutata anche da numerosi incendi
- ripetuti negli anni hanno aperto la
- strada per l'invasione della e l'auto
- infatti il bosco perde completamente la
- sua naturalità la sua essenza e tutto
- ciò che vedete sono tutti ai l'anti
- altro aspetto negativo è l'impatto sulle
- successioni questa specie può ridurre o
- eliminare le formazioni erbacee delle
- praterie che si susseguono all'abbandono
- dei campi agricoli
- questo può avvenire soprattutto
- nuovamente quando l'uomo ci mette lo
- zampino
- quindi quando ad esempio una prateria
- naturale viene trasformata in terreno
- agricolo e successivamente abbandonata
- l'ailanto trova proprio terreno fertile
- per soppiantare sia la ricolonizzazione
- della prateria e quindi trasformare
- completamente l'habitat e impattare
- quindi sulla normale successione
- ecologica ancora tra i lati negativi
- cioè la riduzione della biodiversità
- sulle piccole isola mediterranea c'è uno
- studio interessante che parla proprio
- che l'introduzione nella e l'anto può
- portare a una riduzione fino al 25 per
- cento della biodiversità vegetale che
- colpisce soprattutto le spese annuali
- l'etero fit e se non sapete che cosa
- sono le feroci te
- vi lascio il link a un video realizzato
- qualche tempo fa che parla proprio delle
- forme biologiche tra cui appunto le pero
- fit e ancora continuiamo con i lati
- negativi ce ne sono tanti qual è l'arma
- segreta della lindt quindi che cos'è che
- rende la e l'altro così invincibile ha
- diverse frecce al suo arco ma una delle
- principali e come hanno detto tom che
- una sorta di guerra chimica che si
- manifesta in questa molecola l'ailanto
- né che appartiene a quei quasi noi di
- cui abbiamo parlato prima
- grazie all'uso di questa molecola la
- pianta è capace di ridurne tantissimo la
- germinazione di altre piante e gli
- intorni soprattutto quindi specie
- è un'azione cosiddetta alle lo pratica
- molto simile a quella che viene prodotta
- dal non c'e juglans regia ancora
- l'avvento della e l'anto può favorire
- l'introduzione e la stabilizzazione di
- altre specie aliene ad esempio si è
- osservato che l'invasione della island
- può favorire l'introduzione la
- stabilizzazione di due specie che hanno
- dei danni per le colture o per l'albo
- ricoltura metà kalfa pruinosa e i fan 3
- a cuneo sono due delle specie che sono
- associate alla presenza della e l'auto e
- quella e l'auto può favorire e far sì
- che queste specie si diffondono anche in
- altri ambienti e radicare l'ailanto e
- costoso ed è praticamente impossibile
- non esiste una valutazione univoca di
- quanto sia economicamente grande
- l'impatto e della island uno studio che
- è stato fatto in germania nella regione
- dell'assia ha portato a valutare che
- l'ailanto costa allo stato la cifra blu
- di 5 milioni di euro all'anno una cifra
- non trascurabile per una specie vegetale
- ma possiamo trovare qualcosa di buono
- nella l'anto oppure questa specie è
- ormai soltanto l'incarnazione di tutti i
- mali
- beh il discorso è complicato noi da
- esseri umani siamo abituati a vedere il
- mondo con una visione dicotomica diviso
- tra bene e male ma la realtà dei fatti è
- che in natura
- bene e male
- non esistono sono due concetti
- strettamente antropici
- eppure ormai il danno è fatto e quindi
- da esseri umani
- dobbiamo valutare il bene che il male di
- questa specie
- e come diceva cicerone la funzione della
- conoscenza e proprio discriminare tra il
- bene e il male
- questa è una rappresentazione grafica
- del concetto di servizi ecosistemici
- questo è un concetto molto complesso e
- articolato magari ci faremo un video a
- proposito solo su questo
- e neanche un concetto che ormai è
- leggermente superato però ancora
- perfettamente valido i servizi eco
- sistemici sono tutte quelle funzioni che
- la natura fa che danno all'essere umano
- un vantaggio diretto o indiretto che sia
- quindi sono quei servizi che la natura
- rende all'essere umano e che in un certo
- senso hanno anche una loro valore
- economico
- tant'è che negli ultimi anni si parla
- moltissimo di quello che è il capitale
- naturale quindi possiamo chiederci se
- l'ailanto ha anche qualche servizio eco
- sistemico che fornisce negli ambienti in
- cui viene introdotto oppure se non ne
- vediamo quindi alcuni dei lati
- potenzialmente positivi di questa specie
- per uno parte proprio dal famigerato
- island one che oltre a essere una
- molecola utilizzata come guerra chimica
- dalla pianta può avere invece dei
- risvolti in senso medicinali
- ad esempio line antone è stato testato
- come potenziale molecola di cura per
- alcune forme di malaria
- oppure la cantone e altre molecole
- estratte dai l'anto possono essere
- utilizzate come fitofarmaci o come
- insetticidi quindi possono avere un
- utilizzo in ambito di agricoltura per
- ridurre l'impatto delle specie
- indesiderate sia di natura vegetale che
- gli insetti dannosi
- inoltre data la rapidissima crescita e
- la grande produzione di biomassa dai
- l'auto può essere utilizzato per la
- produzione di legno non è un legno
- particolarmente pregiato ma non è
- neanche un legno completamente di scarto
- può essere utilizzato per diverse
- ragioni
- soprattutto si può utilizzare per la
- produzione di carbone quindi come legna
- da energia diciamo così e può essere
- utilizzato per la produzione della carta
- inoltre questa specie è stata utilizzata
- storicamente e in parte viene ancora
- utilizzata per la produzione della seta
- tant'è che questa bellissima enorme
- farfalla che vedete in fotografia è
- stata importata in italia proprio per
- cercare di sfruttare lo stesso processo
- che si usava in cina per produrre una
- vita molto pregiata la specie è ancora
- presente in italia ogni tanto la si vede
- anche se non presenta particolari
- potenziali di invasività e l'ailanto è
- una pianta abbondantemente bottinato da
- degli impollinatori e quindi da
- l'ailanto si può produrre anche un miele
- io non l'ho mai assaggiato ma più di una
- persona aver raccontato che non è
- affatto malvagio
- paradossalmente questo sembra veramente
- un paradosso ma è lento a un
- considerevole potenziale per la
- riqualificazione ambientale quindi una
- specie che è legata ad ambienti
- degradati
- in realtà può essere utilizzata per la
- riqualificazione per quale ragione
- abbiamo detto cresce rapidamente e
- vigorosamente anche i luoghi molto
- inquinate o salini quindi delle zone in
- cui non ci riesce praticamente più
- niente l'ailanto invece può prendere
- produce elevate quantità di biomassa con
- potenziali risvolti economici anche in
- aree degradate come per esempio che la
- produzione di legna carbone carta miele
- tutto quello che abbiamo detto in
- precedenza fissa una grande quantità di
- carbonio nella sua biomassa in tempi
- molto rapidi quindi in senso di
- produttività vegetale anche quindi di
- stock del carbonio che è un argomento
- piuttosto importante di cui abbiamo
- parlato spesso questa pianta a un suo
- potenziale può ridurre i danni alle
- colture dovute eventalmente quindi può
- essere utilizzata come pianta
- frangivento diciamo così per ridurre i
- danni alle colture
- pur ridurre l'erosione del suolo le sue
- radici possono impedire le frane e altre
- cose che di solito avvengono soprattutto
- in quei prendi che sono stati colpiti da
- incendi o da altre forme di degradazione
- a porta una lettera molto ricca di
- nutrienti soprattutto azoto che si
- decompone rapidamente e questo può avere
- alcuni aspetti migliorativi sulla
- qualità del sicuro vi lascio un link che
- parla proprio del processo di
- decomposizione e come perché alcune
- specie che hanno una lettera ricca i
- nutrienti possono apportare delle
- tipologie di benefici alla qualità da
- nessuno quindi facciamo un po un
- riassunto di quello che abbiamo visto
- fino a questo punto vediamo di capire
- quanto l'ailanto possa essere il
- contemporaneamente il buono il brutto e
- il cattivo
- vediamo prima il buono in effetti per le
- cose che abbiamo visto l'ailanto può
- aiutare la formazione del suolo produce
- legno può controllare le alluvioni e la
- perdita di solo in generale di frana e
- cose del genere
- e inoltre fa da riserva di carbonio poi
- ci sono degli aspetti invece che hanno
- qualcosa di positivo è qualcosa di
- negativo
- quali sono beh sicuramente ad esempio la
- pianta può avere un certo valore
- estetico soprattutto in ambienti
- degradati però sarebbe sicuramente
- meglio la vegetazione originaria ha un
- impatto di supporto alla fotosintesi
- però anche qui si preferirebbe avere la
- vegetazione originaria può produrre del
- miele quindi può fornire qualche modo e
- maniera indiretta del cibo all'essere
- umano fornisce dei servizi a gli
- impollinatori quindi
- può essere utilizzato da gli
- impollinatori anche se ancora una volta
- le specie autoctone sarebbero meglio
- sicuramente su una volta che c'è lo fa e
- come la maggior parte delle piante
- arboree aiuta a ridurre le temperature a
- nessuno
- e poi ci sono le parti indubbiamente
- cattive che sono sicuramente l'impatto
- estremamente avverso che questa specie
- ha sulla biodiversità e sugli habitat
- quindi mettendo sul piatto della
- bilancia antropica del bene e del male
- parrebbe che gli aspetti positivi della
- e l'anto prevalgano su quelli negativi
- ergo perché fare la guerra alla e lato
- perché tanto odiato andiamo in giro a
- piantare ai l'anti no assolutamente no
- l'ailanto è sicuramente una pianta dallo
- straordinario successo evolutivo usa
- tutte le risorse e le armi che
- l'evoluzione gli ha dato per vincere la
- competizione con le altre piante e
- riprodursi al di fuori del suo habitat
- nativo quindi in assenza di quegli
- equilibri ecologici che si stabilizzano
- in millenni di co evoluzione con altre
- specie animali e vegetali
- la sua invasività è indubbia
- i danni arrecati agli habitat e la
- biodiversità sono molto gravi e la sua
- diffusione in natura soprattutto in
- quegli habitat ben conservate va sempre
- ostacolata con tutti i mezzi che si
- hanno
- a disposizione chiudiamo con una frase
- che presente nel manoscritto su cui ho
- basato la maggior parte delle
- informazioni che vi ho fornito gli
- autori scrivono che gli sforzi di
- controllo anche quando hanno successo
- difficilmente possono essere utilizzati
- per eliminare completamente l'ailanto
- dall'ambiente
- va considerato che tutti gli effetti
- potenzialmente positivi della presenza
- di ai lantus altissima potrebbero essere
- sbilanciati dagli sforzi e dai costi
- delle necessarie azioni di gestione
- se l'albero si diffonde e diviene
- eccessivamente abbondante voglio
- concludere questo video partendo dallo
- stesso punto da cui ho cominciato questo
- piccolo boschetto di ai l'anti in una
- zona molto degradata dei monti tifatini
- qui dove la vegetazione è devastata da
- anni di incendi e di pascolo l'ailanto
- sembra dare quasi un colpo di conforto a
- colpo di colore ad un ambiente per il
- resto brullo che nella naturalità delle
- circostanze dovrebbe ospitare un bosco
- misto di querce e di carpini la storia
- della e l'auto è una delle tante lezioni
- che dobbiamo imparare in questo mondo
- che cambia in continuazione sotto la
- sferza dell'azione umana
- dobbiamo imparare a convivere con specie
- aliene dobbiamo imparare a convivere con
- profonde alterazioni della nostra salute
- e del clima in cui ci troviamo
- probabilmente la lezione più importante
- che dobbiamo apprendere e prevenire
- imparare a conoscere l'essenza di queste
- problematiche ed evitare che si
- ripresentino ancora del futuro la
- conoscenza è quello che ci permette di
- distinguere tra il bene e il male diceva
- cicerone e cicerone di sicuramente non
- aveva in mente quello che riguarda la
- più grande sfida che l'umanità dovrà
- affrontare la salvaguardia della
- biodiversità e la biodiversità non
- conosce bene il male la biodiversità e
- soltanto lui prodotto straordinario di
- millenni di evoluzione e noi con la
- nostra azione in pochissimo tempo
- possiamo distruggere questa biodiversità
- e cioè senza alcun dubbio male ma
- possiamo anche imparare più
- profondamente a preservarla e questo
- sicuramente non potrà che essere che un
- bene per noi e soprattutto per le
- generazioni di domani
- [Musica]
-
quest'oggi su ecologia e scienze
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platanus::noun | Spocien Dictionary
Related words
| Type | Words |
|---|---|
| Synonyms | genus platanus |
| Type of | rosid dicot genus |
